Tra i protagonisti di “Arbitrage” troviamo Richard Gere. L’attore, nel corso di un’intervista, ha voluto raccontare le caratteristiche del suo personaggio: “Non credo si possa trionfare nella finanza senza qualche trucco, ma l'inganno alla fine si paga con l'ignominia. Il mio personaggio, Robert Miller si accosta più alla tragedia shakespeariana che al romanticismo da feuilleton. Ha qualcosa di diabolico. E' un esemplare tipico del jet-set del 21esimo secolo, che tra pranzi di lavoro, aeroporti e impegni familiari orchestra frodi che rischiano di passare inosservate".
Poi sul film: “Getta luce sul marciume del mondo finanziario. Una critica allo scarso senso etico del capitalismo, ma credo che più della finanza parli delle emozioni di chi ne è coinvolto. Parla dell'ambizione, dell'avidità, ovvero di chi siamo adesso”.
Poi sul film: “Getta luce sul marciume del mondo finanziario. Una critica allo scarso senso etico del capitalismo, ma credo che più della finanza parli delle emozioni di chi ne è coinvolto. Parla dell'ambizione, dell'avidità, ovvero di chi siamo adesso”.